Faq & Approfondimenti
Consulta le nostre FAQ per avere maggiori informazioni sull’impiego delle travi MTR®.
Come è gestito il confinamento dei nodi con le travi MTR®?
Le travi MTR® sono dotate di staffe alla estremità per il confinamento del nodo. Tali staffe non servono per l’assorbimento del taglio (interamente assorbito dall’anima metallica). Il loro scopo è quello di ottemperare alle richieste normative in merito al corretto confinamento della armatura a momento flettente dei nodi trave-pilastro.
Le armature della trave MTR® rientrano nella verifica della gerarchia delle resistenze del nodo, o solo con i monconi aggiuntivi?
Per la gerarchia delle resistenze viene considerata esclusivamente l’armatura aggiuntiva sui nodi. Infatti nella zona critica, in corrispondenza dei nodi trave-pilastro, agisce per il momento flettente esclusivamente l’armatura integrativa in acciaio B450C.
Le travi MTR® come sono calcolate? CDA, CDB o non dissipative?
Le travi MTR® possono essere calcolate in tutte le modalità previste dalla normativa.
Infatti le travi MTR® progettate in CDA e CDB sono soggette a verifiche aggiuntive per assicurare la gerarchia delle resistenze interna alla trave, facendo in modo che la resistenza a taglio superi la resistenza a momento flettente. Le travi MTR progettate con NON DISSIPATIVE sono progettate assicurandoci che la trave MTR® rimanga in campo elastico per tutto l’inviluppo delle sollecitazioni cui è sottoposta.
Nell'analisi lineare come valutare la rigidezza delle travi MTR® in seconda fase?
La rigidezza delle travi MTR® nella matrice di rigidezza del modello di calcolo è calcolata sulla base della sezione geometrica in modo analogo alle travi in calcestruzzo armato, in modo che il contributo delle travi MTR® alla matrice di rigidezza in rapporto agli elementi in calcestruzzo armato ordinario non venga sovrastimato, comportando degli errori nei risultati in termini di spostamenti e quindi di sollecitazioni.
Con l'utilizzo delle travi MTR® si hanno dei vantaggi in termini di riduzione delle armature nei nodi, le cui verifiche solitamente risultano essere critiche nelle strutture in c.a. in opera?
Si nel caso di utilizzo di travi MTR® autoportanti le armature ai nodi sono ridotte rispetto ad una omologa struttura in calcestruzzo ordinario. L’effetto dell’autoportanza comporta infatti una riduzione del momento negativo alle estremità delle travi, essendo tutto il carico di prima fase assorbito dal traliccio metallico che si comporta come una trave tralicciata metallica di tipo WARREN semplicemente appoggiata alle estremità. Tale effetto si accentua all’aumentare del carico di prima fase (e in particolare con l’utilizzo di solai autoportanti) e all’aumentare della luce della trave MTR®.
È meglio usare la trave MTR® A, la trave MTR® T o la trave MTR® C?
La scelta della tipologia di trave MTR® dipende dalle esigenze progettuali e dalle prestazioni che si intende ottenere. L’ufficio tecnico della Metal.Ri è a disposizione dei progettisti e delle imprese per guidarle nella scelta della combinazione ottimale, in funzione della richiesta prestazionale che si intende conseguire attraverso l’utilizzo delle travi MTR®.